AUTOPROMOZIONE E AUTOCELEBRAZIONE SONO NEMICI DEL PERSONAL BRANDING
Il lavoro a “servizio” dei brand aziendali deve partire da una consapevolezza: il branding è promozione, immagine, management, ma è prima di tutto sostanza, contenuto. La brand reputation per quanto ben gestita, costruita e sostenuta, prima o poi si sgretolerà se non è fondata sulle solide basi dei valori e dei contenuti aziendali.
Un esempio lampante lo vediamo proprio nelle attività di personal branding: “Il personal branding è il processo per identificare, coltivare e comunicare nella maniera più efficace possibile la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner dovrebbero scegliervi al posto di qualcun altro.
Fare personal branding significa impostare una strategia per individuare i propri punti di forza, quello che vi rende unici e differenti rispetto ai vostri concorrenti, e per comunicare in maniera efficace cosa sapete fare, perché lo fate, come lo sapete fare e quali benefici siete in grado di offrire. …Internet – e in particolare i social media – sono il “doping” del personal branding e lo hanno rivoluzionato completamente. I protagonisti della Rete moderna sono gli utenti, siete voi, siamo tutti noi… Quello che un tempo era privilegio di pochi, ossia la possibilità di produrre, distribuire e promuovere una propria idea o creazione, è ora a disposizione di tutti.
Senza comprendere la rivoluzione che è avvenuta in questi anni si correrebbe infatti il rischio di uniformarsi al peggior nemico del personal branding: l’autopromozione! ”
Tetso virgolettato – Fonte Personal Branding (Hoepli)